Quale sarebbe la responsabilità oggettiva di una società negli illeciti compiuti a sua insaputa da un tesserato? Tanto più che la società aveva messo fuori rosa il signore in questione, Vincenzo Sommese, proprio per "motivi ambientali". Giravano troppe voci sul conto del centrocampista per non accorgersene, questo è vero, ma a livello pratico più che escludere un giocatore dalle convocazioni non si può fare. E allora, secondo i commissari Figc, come si sarebbe dovuta comportare l'Ascoli calcio per non essere "oggettivamente responsabile" di qualcosa che, oggettivamente (qui è più appropriato) le stava passando sopra la testa?
Forse bisognerà rivedere il concetto di "responsabilità oggettiva"? Perchè così facendo si rischia che un club paghi anche quando non ha colpe e paghi un'intera squadra che si sta preparando per una nuova pagina di calcio. In questo caso si penalizza ancor di più una compagine che ha dimostrato di avere una squadra dai grandi attributi, non solo sportivi, nonostante la società nel corso degli anni abbia esaurito la sua forza. Benigni deve vendere, al più presto, per salvare l'ultimo brandello di calcio professionistico che è rimasto in regione. Ma la Figc deve fare un esame di coscienza perchè non si possono far pagare ad altri gli errori di chi in campo non ci sarà più.